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Ottobre 2019, Appello delle Giornate Mondiali Sfratti Zero: Insieme per salvare il Diritto alla Casa e alla Città e proteggere la Terra

In tutto il mondo sono sotto sfratto settanta milioni di persone, ai quali si devono aggiungere 280 milioni che rischiano il trasferimento forzato a causa del cambiamento climatico: basta!

Stiamo assistendo a grandi migrazioni dalla campagna verso la città, dall’Africa verso l’Europa, dall’America centrale verso gli Stati Uniti e attraverso l’Asia, gli sfratti e la spoliazione di alloggi e di territori sotto la spinta di grandi gruppi bancari, immobiliari, estrattivisti, l’imposizione agli abitanti ad allontanarsi dai centri storici delle città e dai luoghi d’attrazione da parte dell’industria del turismo, gli spostamenti forzati dai territori dovuti all’impennata del riscaldamento climatico, alle guerre, violenza, razzismo, fondamentalismo, discriminazione di genere e povertà. Le donne ne sono le prime vittime.

Interi quartieri e territori sono sfigurati, i loro abitanti costretti ad abbandonare per il mancato pagamento dell'affitto o del mutuo, o con il pretesto di mega-progetti, a volte camuffati da “protezione dell'ambiente”.

Queste massicce violazioni del diritto alla casa, alla terra e alla città sono provocate dallo sviluppo senza limiti, fondamento del neoliberalismo e del neocolonialismo, insostenibile per gli esseri umani e l’ambiente.

Partecipate con le vostre rivendicazioni alle Giornate Mondiali Sfratti Zero per r-esistere e proporre alternative a questo modello:

  • Lottare per il diritto alla sicurezza di un alloggio dignitoso e alla terra
  • Attuare politiche territoriali e residenziali che tengano conto delle diversità di genere e della multiculturalità, della rigenerazione urbana per proteggere un ambiente sano, senza consumarlo e senza provocare il riscaldamento del pianeta
  • Proteggere i militanti del diritto alla casa e alla terra, difensori dei diritti umani e guardiani del futuro dell’umanità...

Partecipate con le vostre attività all’agenda comune delle Giornate Mondiali Sfratti Zero organizzate in numerosi paesi di tutto il mondo!

L’inaugurazione avverrà nella Repubblica Domenicana per il 500° anniversario della prima ribellione di guerriglia contro l’occupazione e l’espropriazione, poi nell'ambito del Forum Mondiale dei Diritti Umani nella Città (Gwangju, Corea del Sud, 1/10/2019), per continuare nel resto dell'Asia, in Africa, in Europa, nell’America del Sud e ai Caraibi e culminare con la sessione del Tribunale degli Sfratti (New York, 28/10/2019).

La mobilitazione continuerà in seguito, obiettivo la sessione del Tribunale Internazionale degli Sfratti dovuti al cambiamento climatico (Santiago del Cile, 3-5/12/2019)  nel Forum parallelo alla COP 25.

Facciamo appello a tutte le organizzazioni sociali che r-esistono: facciamo sentire le voci e le lotte  solidali per i diritti umani e la dignità degli abitanti durante tutto il mese di ottobre!

Invitiamo le autorità locali, i governi e gli organismi internazionali, in particolare le Nazioni Unite, a sostenerci!

 

Come fare per partecipare alle Giornate Mondiali Sfratti Zero?

Vi proponiamo di raggruppare le vostre iniziative durante tutto il mese di ottobre per stabilire il programma comune degli abitanti resistenti

Durante tutto il mese di ottobre, saranno organizzate iniziative popolari in diversi paesi di tutto il mondo, in Asia, Africa, Europa, America del Nord, America del Sud e ai Caraibi.

L’inaugurazione avverrà nella Repubblica Domenicana per il 500° anniversario della prima ribellione di guerriglia contro l’occupazione e l’espropriazione, poi nell'ambito del Forum Mondiale dei Diritti Umani nella Città (Gwangju, Corea del Sud, 1/10/2019), per continuare in Asia, Africa, Europa, America del Sud e ai Caraibi e culminare con la sessione del Tribunale degli Sfratti (New York, 28/10/2019).

Proponiamo di:

  • Denunciare le minacce di sfratto, demolizione, accaparramento di terre, le violenze contro gli attivisti: ite.coordinator@habitants.org  
  • Bloccare gli sfratti
  • “Requisire” gli alloggi inutilizzati da molto tempo
  • Lotatre contro i piani di austerità basati su politiche neoliberali per superare la crisi
  • Lottare contro le privatizzazioni e la liberalizzazione del settore dell’edilizia abitativa e dei suoli
  • e ancora ...

Alle autorità locali e ai governi solidali proponiamo di coordinarsi con i movimenti per:

  • Dichiarare i propri territori “liberi dagli sfratti”
  • Approvare politiche e piani d’azione coordinati “sfratti zero e per il diritto alla casa e alla città”, fondati sulla rigenerazione urbana e abitativa che proteggano un ambiente sano, senza consumarlo più né provocare il riscaldamento del pianeta, con una visione attenta alle diversità di genere e multiculturale
  • Costituire dei Fondi Popolari per la Terra e la Casa
  • e ancora ...

Queste proposte potrebbero essere integrate nelle piattaforme locali, nazionali e regionali e promosse con striscioni, musiche, danze, vestiti multicolori, canti, marce, sit-in, conferenze stampa, delegazioni, forum, trasmissioni e tutto ciò che sarà necessario per ridare la voce ai diritti violati alla casa, alla terra e alla città, e altre manifestazioni gioiose in tutti gli spazi pubblici dei nostri paesi.

Prossima tappa, obiettivo la sessione del Tribunale Internazionale degli Sfratti dovuti al cambiamento climatico (Santiago del Cile, 3-5/12/2019)  nel Forum parallelo alla COP 25.

Quindi, se non l’avete ancora fatto vi invitiamo a non esitare più:

  • Iscrivete le vostre iniziative nello spazio aperto della pagina Facebook
  • Informate altre associazioni, movimenti e reti
  • Proponete alle autorità locali e ai governi solidali di sostenere queste azioni

Pubblicheremo tutte le informazioni sul sito www.habitants.org  , che riceve circa 100.000 visite al mese, e tramite il nostro Bollettino (inglese, francese, spagnolo, portoghese, italiano), inviato a oltre 130.000 corrispondenti in un centinaio di paesi.

Su www.habitants.org  è più facile!

Tuttavia, non esitate a contattare media.iai@habitants.org  in caso di problemi!


O(A) seguinte Tradutor(a) Voluntário(a) pelo direito à moradia sem fronteiras da AIH colaborou com a tradução deste texto:

Sabrina Bruna

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