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Italia, Sabato 10 ottobre 2015: IV Giornata Nazionale Sfratti Zero

Sabato 10 ottobre 2015 in tutta Italia si svolgerà la IV Giornata Nazionale Sfratti Zero nel quadro delle Giornate Mondiali Sfratti Zero promosse dall'International Alliance of Inhabitants . Info per partecipare: scrivere a unioneinquilini@libero.it  – www.unioneinquilini.it  – telefonare: 064745711 – mobile 3475465566

Dopo il successo delle prime tre giornate nazionali, in oltre 50 città, promosse dall’Unione Inquilini con altri sindacati, movimenti del diritto all’abitare, comitati, associazioni, partiti, amministratori di enti locali, consigli comunali e municipali, anche quest’anno sabato 10 ottobre in Italia all’interno della IV Giornata Nazionale Sfratti Zero saranno messe in atto numerose e differenti iniziative per sostenere politiche pubbliche di contrasto agli sfratti, a favore del passaggio da casa a casa, così come per l’aumento dell’offerta di alloggi a canone sociale.

L’obiettivo sarà anche il riportare all’uso l’immenso patrimonio pubblico, demaniale civile e militare oggi ancora inutilizzato o in disuso e in Italia valutato in almeno 281 miliardi di euro. 

Proprio sul patrimonio pubblico dismesso in una conferenza stampa presso la camera dei deputati a fine giugno si è espresso Walter De Cesaris della segretaria romana dell’Unione Inquilini, ribadendo che “Nei processi di dismissione del demanio la priorità è per proposte ai fini edilizia residenziali pubblica, in subordine a eventuali altri progetti da prendere in considerazione .” Con un passaggio all’art.20 dello Sblocca Italia: “Per il conferimento a fondi immobiliari – ha aggiunto De Cesaris -non può far decadere regole pubbliche che erano a governo di quel patrimonio. La priorità va data all’edilizia residenziale pubblica e l’eventuale conferimento di fondi non deve modificare la legislazione di provenienza”. L’intero intervento di De Casaris è possibile ascoltarlo QUI .

La proposta espressa da De Cesaris è stata chiara: “Attraverso gli organi di vigilanza parlamentare servirebbe una forma di vigilanza costante, che metta luce su una realtà che ha come conseguenze il dare vantaggi ai privati e perdita di soldi pubblici”.

Tornando al tema sfratti e alla giornata del 10 ottobre si precisa nuovamente che per il diritto alla casa per quanto riguarda gli sfratti l’estate è stata annunciata da dati assolutamente poco confortanti, sia a livello nazionale quanto per la capitale italiana.

In sintesi ricordiamo che a livello nazionale i dati rivelano che dal 2008 al 2014 il numero degli sfratti emessi è passato da 43.869 a 77.278 (+ 47,8%); le esecuzioni con la forza pubblica sono passate da 22.278 nel 2006 a 36.083 nel 2014 (+62%); il rapporto tra i provvedimento degli sfratti emessi e il numero delle famiglie residenti in Italia (tutte le famiglie, comprese quelle in proprietà) è passato da 1 sfratto ogni 515 famiglie nel 2005 a 1 sfratto ogni 334 famiglie nel 2014. Al primo posto nel rapporto tra sentenze di sfratto e famiglie residenti nel 2014 si colloca Barletta-Andria-Trani (uno sfratto ogni 133 famiglie), seguono Prato (1/151), Savona (1/165), Asti (1/172), Monza e della Brianza (1/192) e Bari con uno sfratto ogni 196 famiglie. 

Non è differente la situazione della Capitale, dove nel 2014 le nuove sentenze di sfratto, che nel 2013 per la prima volta avevano superato la soglia degli 8000 provvedimenti, sono ulteriormente cresciute, arrivando nel 2014 a 8264. Le richieste di esecuzione con l’Ufficiale Giudiziario sono giunte a 10.263 (+28,67% rispetto al 2013) e le esecuzioni forzate con la forza pubblica sono state 2.726 (con un incremento di quasi il 5% rispetto all’anno scorso).

Dunque a Roma nel 2014 per ogni giorno lavorativo ci sono stati 13 sfratti eseguiti con la forza pubblica, 47 accessi di Ufficiali Giudiziari, 38 nuove sentenze di sfratto.

Per il quarto anno di seguito dunque la giornata nazionale sfratti zero avrà luogo per la necessità di una nuova politica abitativa volta a incrementare l’offerta pubblica di abitazioni sociali in Italia grazie al recupero, a fini abitativi, dell’enorme patrimonio pubblico abbandonato su citato in disuso o in dismissione, perché venga destinato al passaggio da casa a casa sia per le famiglie degli sfrattati quanto per le 700.000 famiglie collocate nelle graduatorie comunali. Altrettanto necessaria una vera quanto efficace sospensione degli sfratti, una riduzione congrua e decisa dei valori degli affitti, come l’abbandono definitivo di politiche di zerbinaggio nei confronti della speculazione e della rendita immobiliare. E sarà ribadito ancora il “No” secco alla vendita delle case popolari.

L’Unione Inquilini dunque annuncia una mobilitazione generale e nazionale per il 10 ottobre in occasione della IV Giornata Nazionale Sfratti Zero.

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