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Campagna Sfratti Zero

Comunicato Stampa Campagna W Nairobi W!

Fantini, 6

Photo: Francesco Fantini

Da due anni la Campagna W Nairobi W! opera per la difesa del diritto alla terra e alla casa dei baraccati degli slums di Nairobi.

La campagna è un coordinamento di missionari, associazioni italiane e internazionali, network di comunità cristiane in Kenya, affiancato da AfrikaSì, associazione che opera in vari slums della capitale keniana.

Una prima vittoria della Campagna WNairobiW! è stata, fin dal marzo 2004, la sospensione dello sfratto forzato di più di 300.000 persone a Nairobi.
Ora la sfida continua sul tema della conversione del debito esterno del Kenya con l’Italia, per promuovere percorsi di sviluppo e migliorare le condizioni abitative dei cittadini più vulnerabili della capitale del Kenya.
A questo proposito la Campagna WNairobiW! prende atto della risposta del Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Alfredo Luigi Mantica all’interpellanza parlamentare dell’On. Giachetti (Seduta alla Camera dei Deputati n. 731 del 17/1/2006).
Con questo documento il Sottosegretario Mantica riferisce la decisione del “ Governo italiano, in coordinamento con la comunità internazionale, di riconvertire i debiti nascenti da pregressi crediti di aiuto concessi al Kenya: i negoziati sono stati avviati affinché si possa giungere in tempi brevi a liberare i primi fondi. Questi ultimi saranno reinvestiti in apposite iniziative nei settori economico e sociale e lo stesso Ministro delle finanze keniano si è detto interessato alla possibilità di utilizzare in parte tali fondi per la realizzazione di un grande progetto italiano di slum upgrading che prenda le mosse dal successo del progetto pilota e che venga attivato in collaborazione con i missionari italiani” .
È questo il primo atto ufficiale che testimonia il lavoro intenso di analisi e proposta che la campagna WNW! porta avanti da due anni e che ne ha fatto un importante interlocutore delle istituzioni sia italiane che keniane.
Sempre avvalendosi del dialogo con i missionari italiani e le reti di società civile italiana e keniana la campagna WNairobiW! ha incontrato nel gennaio 2006 i rappresentanti del governo italiano ai quali ha ribadito le seguenti priorità:

  • Ottenere dal governo del Kenya e dalle autorità locali garanzie sul blocco di tutte le operazioni di demolizione e sgombero.
  • Costituire, all’ interno dell’intesa di conversione del debito tra Kenya e Italia, un “Fondo popolare per la terra e la casa”: esso dovrebbe ricevere le risorse finanziarie liberate e sarebbe controllato da tutte le parti in causa, in particolare dalla società civile locale.
  • Ottenere che i fondi della conversione del debito siano investiti nell’upgrading di due slums in cui la presa di coscienza e l’organizzazione della gente è più avanzata, anche grazie all’operato del Kutoka Parish Network: le baraccopoli di Soweto e Korogocho sarebbero così uno showcase, replicabile in altri slums più grandi nel caso si liberassero altri fondi internazionali tramite la conversione di altri debiti.
  • E’ necessario raggiungere il consenso su due principi chiave: i) la proprietà della terra negli slum da riurbanizzare deve essere riconosciuta alle comunità che li abitano (title deed comunitario); ii) deve essere garantito il coinvolgimento della società civile keniana attraverso un chiaro, formale ed efficace meccanismo di partecipazione all’intero processo (gestione del Fondo, piano di riurbanizzazione, tappe di realizzazione effettiva). Questo coinvolgimento non può essere limitato a livello di consultazione, ma deve essere esteso anche all’ambito decisionale.

28 febbraio 2006

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