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Regno Unito, manifestazione di massa alla Dale Farm: “non potete toglierci la dignità”

UK, Mass Dale Farm walkout: "you can't take away our dignity"

I residenti si oppongono alla polizia all’inizio dello sfratto (Dale Farm, GB, 19 10 2011)(Peter Macdiarmid-Getty Images )

Alle 16:45 di oggi, 20 Ottobre 2011, i residenti della Dale Farm ed i loro sostenitori marceranno allontanandosi dal sito per dare inizio alla fase successiva della battaglia contro lo sfratto, combattuta tra tribunali, barricate e proteste. I residenti ed i loro sostenitori hanno deciso di marciare insieme per dimostrare quanto siano uniti, in particolare dopo l’appoggio dato alla Dale Farm dal Camp Constant, ormai installato da 2 mesi.

Mary Sheridan, una delle residenti, ha affermato: “L’allontanarci insieme dal sito va a dimostrare la nostra dignità e quanto apprezziamo il sostegno che abbiamo ricevuto. Saremo uniti come una famiglia e ne siamo orgogliosi - non potete toglierci la nostra dignità”.

UK, Mass Dale Farm walkout: "you can't take away our dignity"

L’entrata principale, attivisti incatenati sopra il portale (Dale Farm, GB, 19 10 2011)(Peter Macdiarmid-Getty Images)

La folla di manifestanti lascia il tsito libero da persone, solo gli osservatori legali, ai quali spetta il compito di controllare che gli ufficiali giudiziari mantengano la propria parola, ossia non rimuovano muri, staccionate e strutture portanti.

Al momento i “viaggiatori” si trovano all’esterno della Dale Farm. La reponsabilità di Tony Ball, consigliere dei Conservatori, e dell’on. John Baron,  che ha guidato lo sfratto, è finalmente venuta alla luce. Dove andranno queste famiglie?  Come faranno fronte ai loro bisogni? La prossima mossa dei “viaggiatori” e dei loro sostenitori rimane da decidere. Ball e Baron si sono rifiutati di rispondere quando è stato chiesto loro cosa dovesse fare la comunità della Dale Farm.

Ali Saunders, un sostenitore della Dale Farm, ha aggiunto: “Abbiamo respinto lo sfratto per oltre un mese, ed il nostro senso di solidarietà è stato sorprendente. Chiunque abbia visitato la comunità non può non aver notato l’importanza del movimento di promozione dei diritti dei “viaggiatori”. Dale Farm avrà un futuro negli anni a venire.”

UK, Mass Dale Farm walkout: "you can't take away our dignity"

Le fiamme avvolgono un caravan durante lo sfratto (Dale Farm, GB, 19 10 2011)(Peter Macdiarmid-Getty Images)

Nelle ultime settimane si è creato un nuovo gruppo in risposta alla crisi della Dale Farm, il Traveller Solidarity Network [1] .

Ali Saunders continua: “Lo sfratto della Dale Farm dimostra che la reputazione di tolleranza tanto ostentata dal Regno Unito è in realtà un’illusione, proprio per la discriminazione sistematica esercitata contro i “viaggiatori” a causa della loro appartenenza etnica e culturale. Ecco perché gruppi, da Amnesty International alle Nazioni Unite, si sono opposti allo sfratto.

UK, Mass Dale Farm walkout: "you can't take away our dignity"

Un attivista mostra un cartellone di fronte ai poliziotti durante lo sfratto (Dale Farm, GB, 19 10 2011)(Peter Macdiarmid-Getty Images)

Dale Farm ha portato alla luce il radicato pregiudizio esistente sui “viaggiatori” da parte dell’opinione pubblica, a partire dal costante rifiuto di pianificazione territoriale fino ad arrivare all’ostilità delle autorità locali ed agli sfratti. Il movimento della Dale Farm avrà sicuramente l’effetto di cambiare l’atteggiamento verso i “viaggiatori”, così da non criminalizzarli inutilmente e lasciarli vivere in pace.

[1]  http://travellersolidarity.org/

Richieste multimediali: +44 07040900905-07583761462

Twitter: @letdalefarmlive

savedalefarm@gmail.com

 

Dale Farm, un retaggio di resistenza e solidarietà

La Dale Farm, nel Crays Hill, in Essex, rappresenta la più grande comunità di viaggiatori del Regno Unito ed è formata da un centinaio di proprietà distinte, ben distribuite nel villaggio e formate da lotti o terreni di proprietà familiare.
 
La maggior parte di questi lotti è di proprietà dei viaggiatori di origine irlandese, anche se alcuni appezzamenti appartengono a famiglie di Romani. Il complesso è diviso in 2 sezioni: gli abitanti della parte anteriore (circa 45 appezzamenti) possiedono permessi edilizi, mentre quelli della parte posteriore (53 appezzamenti) si sono visti negare tali permessi, nonostante richieste, appelli ed il fatto che il luogo fosse una campo prima in disuso. Stando alla Commissione sull’eguaglianza razziale, il 90% delle richieste di permessi edilizi avanzate dai viaggiatori vengono rifiutate, rispetto al 20% delle richieste totali.
 
Nella prima mattinata di mercoledì 19 Ottobre 2011 la polizia ha dato inizio a uno sfratto violento, durato 2 giorni a causa della resistenza e della solidarietà, tanto che molti, sia viaggiatori che sostenitori, sono rimasti feriti o sono stati arrestati. Lo sfratto ha traumatizzato le famiglie, sapendo che sono condannate ad essere senzateto una volta sfrattate.

Da quando i residenti della Dale Farm hanno dichiarato che la maggior parte di loro sarebbe rimasta alla Dale Farm il più possibile, i loro sostenitori si sono resi disponibili a rimanere fino a quando avrebbe resistito la comunità.

I residenti ed i sostenitori della Dale Farm sono pertanto rimasti a sfidare polizia ed ufficiali giudiziari, in solidarietà.

Riferimenti geografici


I(le) Traduttori(trici) Volontari(e) per il diritto alla casa senza frontiere dell’IAI che hanno collaborato con la traduzione di questo testo sono:

Мanuela Putzu, Andrea Alvisi

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