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ROMA DA CITTA’ APERTA A CITTA’ CHIUSA? LA NOSTRA ROMA NON È LA CITTÀ DELLA VIOLENZA. FERMIAMO LO SCEMPIO DI PIAZZA INDIPENDENZA

ROMA DA CITTA’ APERTA A CITTA’ CHIUSA? LA NOSTRA ROMA NON È LA CITTÀ DELLA VIOLENZA. FERMIAMO LO SCEMPIO DI PIAZZA INDIPENDENZA

Foto Eleonora Camilli

24 agosto 2017

Un nuovo sgombero a piazza Indipendenza nella mattinata ha travolto gli accampati tra le aiuole nel silenzio complice della politica. Una strategia che a Roma abbiamo già visto, si cerca di polverizzare la resistenza con la violenza allontanando le persone per poter poi cacciare il problema sotto un tappeto. Strategia rafforzata poi da un'amministrazione romana incapace di una progettualità ancora alle prese con le nomine.

Oggi tocca ai rifugiati politici, che avrebbero bisogno di tutta la nostra umanità, domani a tutti gli altri che in fragilità abitativa proveranno a rivendicare i propri diritti. Eppure Roma avrebbe a sua disposizione l’immenso patrimonio del demanio civile e militare da recuperare per dare risposte a tutti senza distinzione per politiche strutturali che come oggi dimostrato non esistono. Se solo pensiamo all’ex cartiera sulla Salaria già nelle disponibilità del Comune, che potrebbe ospitare circa 1020 famiglie. Di strutturale ci sono solo i tavoli e i censimenti ormai ciclici.

UNIONE INQUILINI ROMA

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