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Lancio del Comitato Brasiliano Assemblea Mondiale degli Abitanti Dakar 2011

Il 21 agosto è stato lanciato il Comitato Brasiliano/AMA verso Dakar.

Alla presentazione hanno partecipato le rappresentanze di nove stati delle regioni del sud-est, nord, nord-est e centro-ovest nonché gli attivisti di più di 200 movimenti sociali che compongono il forum nazionale della riforma urbana: CONAM, FACESP, MDM, UNMP, MNLM, CMP, INSTITUTO POLIS, FASE, BENTO RUBIÑO, MDT, TERRA DE DIREITO, FORUM REGIONALI, DELL' AMAZZONIA LEGAL, NORDESTE.

La Carta Brasiliana, approvata nell’Assemblea, è stata letta dalla compagna Lucia Moraes, ex-relatrice per il diritto alla casa in Brasile.

Vogliamo sottolineare questo successo del Brasile. Le organizzazioni che firmano il documento si impegnano ad appoggiare il Comitato ed ad aiutarlo per la costruzione di una proposta unitaria da presentare all’Assemblea Mondiale degli Abitanti di Dakar 2011 ed ad interagire con i paesi che stanno partecipando a costruire questa proposta.

Carta Brasil Assembléia Mundial dos Habitantes - Comitê Brasil

A Rio de Janeiro, nel contesto del Forum Sociale Urbano, la gravissima situazione dei senza tetto e la drammatica disuguaglianza sociale che affligge la popolazione povera a livello mondiale è stata analizzata dalle organizzazioni degli abitanti dell’Africa del Sud, Argentina, Bangladesh, Brasile, E.U., Ghana, Haiti, Italia, Mexico, Nigeria, Perù, Repubblica Domenicana, Russia, Senegal, Uganda, Venezuela, Zimbabwe e dalle reti IAI, Jubileo Sur, HIC e CCS.

La Carta di Rio sottolinea che “in tutta la città e nelle zone rurali si incontra una crisi strutturale, che deriva dall’applicazione di una politica urbana subordinata alla leggi del capitale internazionale, che si esprime in una serie di problematiche: perdita della funzione sociale della città, mercantilizzazione dei diritti economici, sociali, culturali e ambientali, incremento delle disuguaglianze sociali, economiche e di genere, annullamento della partecipazione della società e assenza di valori democratici nelle scelte di interesse pubblico, aumento della criminalità nonostante l’aumento della violenza della polizia e dei militari, aumento esponenziale degli sfratti forzati come pilastro dell’urbanizzazione capitalista, criminalizzazione dei movimenti sociali e marginalizzazione delle buone pratiche nella costruzione sociale dell’habitat, degrado ambientale, segregazione dei poveri in aree di rischio, abbandono da parte dei governi dell’applicazione delle regole per la difesa del diritto alla casa dichiarate a livello nazionale e internazionale, inefficacia dell’ONU – Habitat, occupata a rinforzare la sua burocrazia, concedendo spazio al capitale speculativo responsabile della bolla immobiliaria. Secondo l’ONU più della metà della popolazione mondiale attualmente vive nelle città “.

Nel periodo in cui ha avuto luogo il Forum Urbano Mondiale delle Nazioni Unite un grande passo in avanti è stato fatto affinché il Diritto alla Città sia riconosciuto internazionalmente come un diritto umano emergente. Questo è stato possibile grazie alla Carta di Rio de Janeiro che considera questo diritto come un nuovo paradigma culturale, politico, economico e socio-ambientale per la costruzione di città giuste, democratiche e sostenibili.

Nei termini della Carta di Rio del Forum Urbano Mondiale delle Nazioni Unite il Diritto alla Città deve essere inteso come un diritto collettivo delle presenti e future generazioni ad una città sostenibile, senza discriminazione di genere, età, razza, condizione di salute, reddito, nazionalità, etnia, condizione migratoria, orientazione politica, religiosa o sessuale e alla possibilità di preservare le proprie memorie e la propria identità culturale.

In Brasile la situazione è critica. Secondo i dati del Ministero delle Città il deficit abitativo, nonostante i progressi delle attuali politiche abitative, supera il valore di 7 (sette) milioni di unità abitative e 10 (dieci) milioni di persone abitano in aree degradate.

Estremamente rilevante il grande numero di sfratti a causa dei quali le famiglie perdono in forma violenta e repentina la loro casa e il loro habitat, essendo letteralmente gettate sulla strada o rialocate in luoghi senza nessuna infrastruttura e lontani dai centri. Dentro questo contesto sottolineiamo le politiche di ristrutturazione urbana attuate nelle grandi città brasiliane dove i senza tetto e la popolazione di strada – famiglie di basso reddito – sono collocati fuori dalle zone urbanizzate, perdendo la loro identità sociale, culturale e economica in quanto la maggior parte lavora in occupazioni informali. La costruzione di grandi opere come anelli autostradali, centrali idroelettriche, porti fluviali e marittimi, stadi di calcio, nonché la verticalizzazione delle città e la dirompente speculazione immobiliare sono da molto tempo responsabili dell’aumento degli sfratti forzati nel paese.

Il Diritto alla Casa riconosciuto dalla Costituzione Brasiliana e nei Trattati Internazionali sui Diritti Umani di cui il Brasile è firmatario, nonostante i progressi effettuati negli ultimi anni non sono ancora rispettati dallo Stato, in quanto il suolo (urbano e rurale) e le città continuano a non adempire le loro funzioni sociali.

Per trasformare questa realtà dobbiamo continuare a potenziare la piattaforma per il diritto alla città assieme alle organizzazioni internazionali, nazionali e locali. Sono necessari organi per lo sviluppo e il monitoraggio delle politiche di sviluppo urbano che assicurino l’accesso alla terra, abitazioni adeguate, mobilità, infrastrutture, servizi sociali, fonti energetiche e fonti di risorse sufficienti e sostenibili.

Il Comitato Brasiliano composto dalle entità firmatarie di questa carta si impegna a:

- Divulgare e discutere in ambito nazionale la funzione sociale della proprietà e il diritto alla città;

- Divulgare e distribuire in tutto il territorio nazionale la Carta dell’Assemblea Mondiale degli Abitanti;

- Contribuire alla costruzione di una piattaforma unitaria da presentare all’Assemblea Mondiale degli Abitanti (AMH) ed a rendere possibile la nostra partecipazione a Dakar 2011;

- Collaborare con i paesi che stanno costruendo questa proposta.

Organizzazioni:

CONAM, FACESP, MDM, UNMP, MNLM, CPM, INSTITUTO POLIS, FASE, BENTO RUBI?O, MDT, TERRA DE DIREITO, FORUM REGIONALI, DELL’AMAZZONIA LEGAL, NORDEST.

21 agosto 2010

Bartiria Lima da Costa, Presidente da CONAM

Carta Brasil Assembléia Mundial dos Habitantes - Comitê Brasil

Riferimenti geografici


Il(la) Traduttore(trice) Volontario(a) per il diritto alla casa senza frontiere dell’IAI che ha collaborato con la traduzione di questo testo è

Marco Ribechi

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