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Marcia a Caracas contro i proprietari immobiliari

Il 18 settembre alle 10 si riuniscono in Piazza Bolívar a Caracas, i Comité de Tierra Urbana, la Red de Inquilinos, la Red Metropolitana de Inquilinos, Campamentos de Pioneros e Conserjes Unidos por Venezuela per una marcia diretta alla Corte Suprema di Giustizia, con il fine di chiedere ai magistrati di bloccare gli sfratti degli inquilini. Verso le 11 ha inizio la marcia con più di mille persone in pantaloncini e magliette con il logo dell’Alleanza Internazionale degli Abitanti a supporto della campagna mondiale “Zero Sfratti”.

La marcia avanza allegramente, rumorosa e combattiva, nelle vie centrali di Caracas fino a giungere agli uffici della Corte Suprema di Giustizia. Nella piazza compare un minibus del PSUV (Partito Socialista Unito del Venezuela, ndt ) con altoparlante per spiegare alla gente il motivo della marcia. Diversi oratori prendono la parola per chiedere ai magistrati di bloccare gli sfratti e affinché i proprietari immobiliari rispettino le leggi venezuelane. Da sottolineare l’intervento di Andrés Antillano, che ha affermato: ”l’espropriazione va contro i proprietari di centinaia di edifici residenziali che decidono di sfrattare i propri inquilini solo per creare uffici e poter percepire un affitto molto più alto. Chiediamo anche l’espropriazione di edifici lasciati praticamente in stato di abbandono dai proprietari”.

Al grido di “Sfratti no, case sí” e “No agli sfratti e sí alle espropriazioni” scanditi dai manifestanti, si aprono le porte del tribunale ad una rappresentanza di sei portavoce che chiederanno ai magistrati il blocco totale degli sfratti. Di fronte a tali richieste, i magistrati hanno avuto un atteggiamento positivo, hanno ascoltato con rispetto le giuste richieste del movimento e si sono impegnati a bloccare gli sfratti. Hanno inoltre offerto disponibilità a fornire consulenza legale affinché la Red Metropolitana de Inquilinos elabori le proposte di legge a favore dei diritti degli inquilini, hanno anche proposto la creazione di tavoli di lavoro per la revisione dei casi di sfratto e, cosa più importante, si sono detti a favore del progetto di riforma della Legge sulla Locazione.

Hanno partecipato alla marcia gruppi provenienti dalle zone interne del paese, inquilini di tutte le parrocchie di Caracas e una delegazione internazionale di cittadini della Repubblica Dominicana, Argentina, Uruguay, Colombia, Messico e Spagna.

A conclusione dell’incontro, le compagne Jenny Verdura, Ivonne Guzmán, Jenny Labrador, della Red Metropolitana de Inquilinos, e Maritza del Campamento de Pioneros, hanno espresso il proprio ottimismo sostenendo che i risultati della marcia sono piuttosto positivi per tutte quelle persone che vivono in affitto e minacciate di sfratto e, visto che i cinque magistrati della Corte Suprema di Giustizia si sono impegnati a bloccare gli sfratti, ritengono che questi manterranno le promesse fatte.