Francia, SDF: I poteri pubblici non hanno mantenuto le promesse
martedì 3 marzo 2009
I poteri pubblici non mantengono le promesse, riguardo al farsi carico dei senzatetto. “Accoglienza incondizionata, senza rimandare nessuno sulla strada, accompagnamento personalizzato: principi che restano lettera morta”, affermano le associazioni di lotta contro gli sfratti in un “barometro delle 100 misure prioritarie" pubblicato mercoledì.
Le associazioni, d’altronde, si preoccupano dell’azione della polizia contro i "senza fissa dimora", azione spinta fino nei centri di accoglienza
A due anni di distanza dalle promesse del governo Villepin nel gennaio 2007, dopo l’accampamento degli “Enfants de Don Quichotte” sul canale Saint-Martin, sembra che, in realtà, non sia cambiato nulla.
Il Piano d’azione rafforzato a favore dei senzatetto (PARSA), prevedeva, in particolare, la seguente disposizione: “Ogni persona accolta in un centro di ricovero d’emergenza dovrà vedersi proporre una soluzione permanente, in funzione della propria situazione".
Tale principio è stato ripreso dai governi successivi e formalizzato nell’articolo 4 della legge sul Diritto opponibile alla casa (DALO): "Ogni persona accolta in una struttura ricettiva d’emergenza deve potervi rimanere, da quando lo desidera, finché non le venga prospettato un orientamento. Simile orientamento si effettua in direzione di una struttura ricettiva stabile o di assistenza, o per ottenere una casa, conformemente alla propria situazione”.
"Nonostante i testi ufficiali, nonostante gli impegni assunti dai poteri pubblici, i principi fondamentali che strutturano l’accoglienza e il ricovero d’emergenza non sono rispettati” afferma il "Collettivo delle associazioni unite per una nuova politica pubblica della casa" a favore dei senza tetto.
"Così", nota il collettivo in cui figura Emmaüs, la Fondazione Abbé Pierre o, ancora, la FNARS, "moltissime persone continuano a tornare sulla strada, in mancanza di una presa in carico adeguata nel lungo periodo".
"Fra tutti, alcuni sono più maltrattati di altri: le persone accompagnate da animali, le persone con mobilità ridotta, le persone che soffrono di disturbi psichici hanno maggior difficoltà a trovare soluzioni d’accoglienza" precisa il collettivo.
"Soprattutto", sottolinea, "è l'accoglienza incondizionata a venire costantemente rimessa in causa con la discriminazione esercitata contro persone colte in situazioni irregolari all’ingresso dei centri di ricovero e, sempre più frequentemente, con arresti nei paraggi o all’interno dei centri”.
Le associazioni mettono in evidenza una perquisizione compiuta nei locali della comunità Emmaüs Pointe Rouge a Marsiglia, a metà febbraio, e la custodia cautelare, per varie ore, di uno dei responsabili, dopo l'arresto di un senzatetto.
Infine, le associazioni ritengono che i poteri pubblici non traggano alcuna lezione dai piani invernali successivi. Il bilancio dell’inverno 2008-2009 “somiglia tristemente a quello degli anni precedenti: pochi spazi e troppi interrogativi circa la sorte delle persone accolte dopo la chiusura di questi siti temporanei”.
File da scaricare
Barometro delle 100 misure prioritarie per la casa in Francia ( 3 marzo 2009).pdf (69 K)
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