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Il diritto ad un’abitazione e ad una città dignitosa in Ecuador

L’approvazione della nuova Costituzione dell’Ecuador rappresenta un grande passo avanti per la realizzazione del diritto ad una città dignitosa nella regione. Il testo firmato il 28 Settembre 2008 al posto della Costituzione precedente del 1998,affronta in maniera innovativa il diritto a un'abitazione e ad una città dignitosa.

I diritti del Vivere Benecome obiettivo supremo dello stato Ecuadoriano

Dal preambolo, i diritti del buon vivere , sumak kawsay in lingua quechua , appaiono come l’obiettivo primario della nazione e come condizione fondamentale per la convivenza cittadina nelle diversità e in armonia con la natura. Sono vari i diritti umani ed economici, sociali e culturali , individuali e collettivi , regolamentati nell’ambito dei “diritti del Vivere Bene” (Articoli 12 a 34 del Capitolo II), quali il diritto all’acqua, ad un ambiente sano , all’habitat e all’abitazione , alla cultura e alla scienza, etc. Il diritto all’abitazione si inserisce nel contesto più ampio di paese, città e ambiente , cioè, in quello di un “habitat sicuro e salutare “ come garantito dall’Articolo 30 della Costituzione. Il “regime del buon vivere” funziona in base ad un sistema , il sistema nazionale di inclusione ed equità sociale , che articola e coordina istituzioni, politiche ,norme, programmi e servizi che assicurano l’esercizio ,la garanzia e l’esigibilità dei diritti riconosciuti nella Costituzione (Art. 340). Nell’ambito di queste garanzie si assicura la giurisdizionalità dei diritti costituzionali e di tutti i diritti stabiliti dalle leggi internazionali sui diritti umani (Art. 11.3); il riconoscimento delle differenti forme di esercizio della democrazia diretta (Art. 100) e il diritto a resistere a qualunque tipo di lesione dei diritti costituzionali per azioni o omissioni sia da parte del potere pubblico che da parte del potere privato (Art. 98).

La consacrazione del diritto ad una città dignitosa : costruzione collettiva e politiche pubbliche.

Il diritto ad una città dignitosa è riconosciuto nell’ Art. 31, che stabilisce che: «Le persone hanno il diritto di usufruire della città e dei suoi spazi pubblici ,secondo il principio di sostenibilità , giustizia sociale ,rispetto delle differenti culture urbane e equilibrio tra urbano e rurale».

Il diritto ad una città dignitosa conferisce un nuovo significato a molti dei diritti umani già consacrati negli accordi internazionali ratificati dall’Ecuador nello stabilire il pieno sfruttamento dell’habitat e degli spazi pubblici per tutti gli abitanti della nazione . I principi di sostenibilità , giustizia sociale, rispetto delle differenze culturali ed equilibrio tra urbano e rurale devono servire come guida per l’attuazione dei diritti economici, sociali, culturali, civili, politici ed ambientali in tutto il territorio. La nuova Costituzione stabilisce come fondamentali nel diritto ad una città dignitosa i principi della gestione democratica, della funzione sociale e ambientale della proprietà e della città ed il pieno esercizio della cittadinanza.(Art. 31). Considerando che la città è una costruzione collettiva , con molteplici attori e processi è necessario garantire la partecipazione diretta e rappresentativa di tutti gli abitanti nella pianificazione e nel governo delle città, delle province, parrocchie,paes i e ville, privilegiando il rafforzamento e l’autonomia delle amministrazioni pubbliche locali e delle organizzazioni sociali. L’Art. 248 riconosce : «le comunità, i comuni , i quartieri e le circoscrizioni religiose urbane come unità principali di partecipazione nei governi autonomi decentralizzati e nel sistema nazionale di pianificazione».

Il diritto ad una città dignitosa implica lo sviluppo di politiche urbane il cui obiettivo è la costruzione di una città inclusiva, condivisa, dignitosa, equa, giusta,pacifica, solidale e cittadina . In questo , la nuova Costituzione dell’Ecuador include anche una serie di obblighi per lo Stato sull’attuazione di questo diritto a beneficio dei gruppi vulnerabili ed emarginati , Per esempio l’Art. 37.7 stabilisce che lo Stato garantirà alle persone anziane «l’accesso ad un’abitazione che gli assicuri una vita dignitosa,nel rispetto delle sue idee e con il suo consenso ». Il testo individua i gruppi che necessitano di un’attenzione maggiore e specializzata nell’ambito pubblico e privato per quel che riguarda la realizzazione dei diritti fondamentali : le persone anziane ,bambine,bambini ,adolescenti, donne incinte,persone con handicap , persone private della libertà ,coloro i quali soffrono di gravi malattie,persone in situazioni di pericolo,le vittime di violenza domestica e sessuale ,i bambini maltrattati,coloro che sono vittime di calamità naturali o di origine antropica e quelle persone che vivono in condizioni di doppia vulnerabilità (Art. 35). Si garantisce inoltre ai cittadini stranieri che si trovino in territorio ecuadoriano il godimento degli stessi diritti e doveri degli ecuadoriani (Art. 9).

Il diritto allabitazione : garanzie del governo,politiche pubbliche e finanziamenti

In accordo con la nuova costituzione dell’Ecuador , la formulazione di politiche riguardanti l’abitazione è competenza esclusiva dello Stato Centrale (Art. 261), ma garantirlo compete a tutti i livelli del governo (Art. 375). Allo stesso modo lo Stato dovrà collaborare con i governi autonomi e decentralizzati dei municipi e delle circoscrizioni religiose rurali nei processi di pianificazione dell’ordinamento territoriale (Art. 264.1 y Art. 267.1). Le politiche per l’abitazione e l’habitat dovranno attuarsi in base ai principi di universalità, uguaglianza, equità, progressività, interculturalità, solidarietà e non discriminazione e dovranno funzionare secondo i criteri di qualità,efficienza, efficacia, trasparenza, responsabilità e partecipazione(Art. 340). Il finanziamento di questa politica è ancora a carico della banca pubblica e delle istituzioni di finanziamento popolare che hanno l’obbligo di dare la priorità alle persone con scarse risorse economiche e alle donne capi di famiglia (Art. 375.5).

Ecuador: stato libero dagli sfratti

Una delle maggiori innovazioni introdotte dalla Costituzione è il divieto di effettuare sfratti arbitrari (Art. 42), questo renderà l’Ecuador un paese libero dagli sgomberi. Il testo costituzionale garantisce,inoltre, rimedi efficaci nei casi in cui lo sfratto forzato diventi esecutivo: «Le persone che hanno subito sfratti avranno diritto a ricevere protezione e assistenza umanitaria d’emergenza da parte delle autorità, che gli assicuri accesso agli alimenti, all’alloggio, all’abitazione e ai servizi medici e sanitari. ». Allo stesso modo,si assicura a tutte le persone ed i gruppi di sfollati il diritto a ritornare al proprio luogo d’origine in forma volontaria sicura e dignitosa , in totale consonanza con i Principi delle Nazioni Unite sulla Restituzione del Patrimonio e degli Alloggi ai Rifugiati e agli Sfollati (Principi Pinheiro).

La costituzione riconosce alle comunità,ai popoli, alle nazionalità indigene,al popolo afroecuatoriano, al popolo montubio e alle comunità il possesso e la proprietà delle loro terre comunitarie inalienabile , imprescrittibile e indivisibile delle loro terre comunitarie (Art. 57.4), così come il diritto all’uso, all’usufrutto, all’amministrazione e alla conservazione delle risorse naturali presenti nelle loro terre (Art. 57.6) e il diritto a non essere sfollati arbitrariamente dalle loro terre ancestrali (Art. 57.11). Seguendo ciò che è stato detto nel convegno 169 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, la Costituzione stabilisce l’obbligatorietà di una consultazione previa, libera e informata entro un ragionevole lasso di tempo, sui piani e sui programmi di esplorazione, sfruttamento e commercializzazione delle risorse non rinnovabili che si trovano nelle terre e che possono influenzare l’ambiente e la cultura. Inoltre, garantisce a questi popoli il diritto a partecipare ai benefici che questi progetti potranno riportare, in caso contrario , è previsto un indennizzo per i danni che potranno subire.

LAttuazione di questi diritti dipenderà dalla partecipazione e dalla mobilitazione del popolo

L’effettiva attuazione di queste garanzie e di questi diritti assegnati dalla nuova costituzione dell’Ecuador dipende dal superamento degli enormi ostacoli economici, legali e culturali che hanno causato l’esclusione storica di milioni di ecuadoriani ed ecuadoriane. Allo steso modo dipenderà dalla partecipazione attiva dei cittadini nella formulazione e nella gestione delle politiche e delle risorse pubbliche.

La mobilitazione dei movimenti sociali per la campagna del “SI” e per l’approvazione della nuova Costituzione permette di nutrire la speranza che tutti gli ecuadoriani siano capaci di consacrare l’esercizio della democrazia e il rispetto dei diritti umani fondamentali.

Leticia Marques Osorio, Funzionaria legale del Centro per il Diritto alla Casa contro gli sfratti e Membro del gruppo di consulenza sugli Sfratti Forzati delle Nazioni Unite (UN Habitat)