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Verso Rio: Il pronunciamento di Xalapa

Hacia Rio: Pronunciamiento de Xalapa

Los habitantes debatiendo el derecho a la ciudad sustentable (Xalapa, 28-29 de abril 2012)

Incontro Internazionale: il Messico costruendo il Vertice dei Popoli, Rio +20

Con il sole di aprile che dora la nostra pelle, gli alberi, fioriti di rosso, bianco, arancione e giallo si sorprendono della nostra tenacia: le donne e gli uomini vestono i colori della bandiera Wiphala, segno di diversità, tolleranza e armonia;

con le gocce di sudore sui nostri corpi e con una contagiosa allegria marciamo lungo il ponte di Xallitic gridando slogan, “El pueblo unido jamás será vencido”, “Si Zapata viviera, con nosotros estuviera“ (Se Zapata vivesse, starebbe con noi NdT). Ci riuniamo nella bella città di Xalapa, dirigenti sociali e della società civile dello Stato del Messico, Distretto Federale, Oaxaca, Puebla, Querétaro, San Luis Potosí, Veracruz e con invitati internazionali di Germania, Argentina, Slovacchia, Spagna, Cile, con il proposito di verificare gli effetti perversi che provoca nei nostri popoli l’applicazione del modello economico neoliberale, che sta portando la natura e la società verso l’estinzione. Modello responsabile della crisi di civiltà che oggi si vive in tutto il pianeta, il fallimento del capitalismo si evidenzia non solo nelle crisi economiche e politiche che si manifestano in tutto il mondo, ma anche nel consumismo insaziabile, nell’individualismo edonista, nella crisi di valori e principi, in una gioventù disorientata e senza speranza e nell’ecocidio irrazionale, che hanno eroso la convivenza sociale e hanno compromesso il futuro del pianeta come un corpo vivo e armonico.

Riconosciamo comunque che la nostra pratica di organizzazione sociale e politica ha contribuito ad aprire crepe nel sistema capitalista; lo abbiamo intaccato con la nostra capacità di resistere, perché resistere è creare, è emancipazione e anticipazione di quegli altri mondi possibili, tanto urgenti e necessari.

Le nostre voci dimostrano che il linguaggio del patrimonio fisico, socioculturale, affettivo e spirituale è un territorio inalienabile che ci dà identità. La cultura, brace che alimenta il nostro magma creativo, abbraccia la nostra appartenenza alla terra, memoria ancestrale che fiorisce nei sorrisi delle bambine e dei bambini, delle donne e degli uomini, delle nostre anziane e anziani. Siamo parte della Terra, del colore della terra; siamo pietra, siamo acqua, siamo vento; siamo vita di parlarci, guardarci e riconoscerci e così, uniti, concordiamo quanto segue:

1.- Rivendichiamo la funzione sociale della terra, della città, della campagna e del pianeta come un patrimonio di tutte e tutti, contro l’accaparramento e la speculazione, dove gli abitanti, donne e uomini, hanno pieno diritto al proprio territorio, partecipano ai processi democratici, ai processi produttivi, alla creazione della conoscenza e alla riproduzione della cultura e alla realizzazione di condizioni ambientali sostenibili.

2.- Orienteremo la nostra pratica sociale e la nostra condotta individuale verso un nuovo modo di vivere, che priorizzi la relazione armonica tra natura e società.

3.- Vivremo in pace, con allegria, salute e sicurezza per aiutare la madre terra a recuperare i suoi colori, i suoi profumi e la sua poesia.

4.- Prendiamo l’impegno di difendere Tonantzin, la nostra madre terra, dai megaprogetti, dalle miniere tossiche, dalle autostrade e dalle dighe , dalla sementi transgeniche, dallo sviluppo urbano e dalle operazioni commerciali agricolie e dalle monocolture.

5.- Pretendiamo dal governo di Oaxaca l’incarcerazione dei respondabili materiali e intelletuali dell’esecuzione di Betty Cariño, Jyri Jaakkola e Bernardo Vásquez.

6.- Rifiutiamo la pretesa del governo federale, delle senatrici, dei senatori e dei deputati di criminalizzare i movimenti e i lottatori sociali e di costruire, tramite la Legge di Sicurezza Nazionale, uno Stato di polizia, che viola i diritti umani e non rispetta i suoi impegni internazionali, la Costituzione e le leggi interne alla materia.

7.- Ripudiamo l’assassinio della giornalista REGINA MARTÍNEZ PÉREZ, del giornale Proceso, avvenuto durante le celebrazioni del nostro Incontro, e pretendiamo che il governo di Veracruz trovi, giudichi e incarceri i responsabili di un crimine tanto ignobile. Pretendiamo anche che le massime autorità federali e statali garantiscano, nel compimento del proprio dovere, il pieno rispetto della libertà di stampa e l’effettiva protezione della vita delle giornaliste e dei giornalisti.

Firmano

Colectivo de Organizaciones Mexicanas por la Justicia Social y Ambiental:

Coalición Internacional para el Hábitat / HIC

Alianza Internacional de Habitantes / AIH

Red Mexicana de Acción contra el Libre Comercio / RMALC

Alianza Mexicana por la Autodeterminación de los Pueblos / AMAP

Red Mexicana de Afectados por la Minería / REMA

Asamblea Veracruzana de Iniciativas y Defensa Ambiental / LAVIDA

Movimiento Urbano Popular-Convención Nacional Democrática / MUP-CND

Unión de Comunidades Indígenas de la Zona Norte del Istmo / UCIZONI

Unión Popular Valle Gómez, A.C

Unión Popular Revolucionaria Emiliano Zapata / UPREZ

Centro Operacional de la Vivienda, A.C.

Colectivo de Organizaciones Sociales, Asesores y Organismos Civiles

Pobladores, A.C.

Tu Techo, A.C.

Asamblea Estudiantil Xalapeña / AEX

Hábitat para la Humanidad-México, A.C.

Hábitat Participación y Género, UNAM

Colectivo Regional Defensa Verde Naturaleza para Siempre

Casa de Salud Popular de Minatitlán

Zapateando

Hijos de la tierra

Barzón Federación

Consejo Comunitario Nahua

COMCAUSA, A.C.

Coordinadora de Colonias Unidas de Oaxaca / CCU

Proceso de Articulación del Sur de Veracruz

Unión de Pochtecas de México, A.C.

Grupo Sol

Movimiento Popular Independiente

Coordinadora de Organizaciones Sociales Felipe Ángeles

Alianza Civil Veracruzana

Frente Amplio Opositor a la Mina San Xavier

CMPA Estado de México

Pacto Veracruzano Contra la Minería Tóxica

Colectivo de Investigación Desarrollo y Educación entre Mujeres, A.C.

Lugar para o qual este artigo se aplica


Os(As) seguintes Tradutores(as) Voluntários(as) pelo direito à moradia sem fronteiras da AIH colaboraram com a tradução deste texto:

Alex Trotta, Iole Bianchi

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