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Francia: Sfratto di famiglie Rom a Bobigny - Catherine Peyge chiede allo Stato una tavola rotonda

Dopo il nuovo sfratto di stamani, mercoledì 20 maggio, il sindaco di Bobigny chiede che cessino queste espulsioni, capaci solo di spostare i problemi e accentuare il disagio della gente.

Stamani, mercoledì 20 maggio, è stato evacuato un centinaio di Rom da un terreno a Bobigny, situato in prossimità della vecchia stazione – Haut-Lieu de la Déportation – su cui si erano insediati da circa una settimana. Fra loro ci sono bambini, anziani e malati, tutti segnati da uno sfratto che hanno vissuto come precipitoso.

L'azione è stata sollecitata dal proprietario del terreno, l’impresa pubblica Réseau Ferré de France .

Alcune di queste famiglie erano già state cacciate dallo stesso posto il 22 aprile scorso, alcuni giorni prima della «Giornata nazionale della memoria delle vittime e degli eroi della deportazion e».

Catherine Peyge

Catherine Peyge, prefeita de Bobigny

Voglio esprimere la mia grande emozione e la mia inquietudine riguardo a questi ripetuti sfratti.

Voglio plaudire all’azione delle associazioni, delle organizzazioni umanitarie attive sul terreno e del collettivo di studenti di Belle Arti* che si è costituito a sostegno delle famiglie.

La questione delle discriminazioni che colpiscono i Rom nel nostro paese dovrebbe essere posta con forza, soprattutto all’indomani dei lavori del Parlamento europeo, che mettono in luce le terribili situazioni d’esclusione vissute da questi cittadini europei.

Come ho già fatto anche in passato, ho deciso di assumere tutte le mie responsabilità a Bobigny. Allo stesso modo in cui scolarizziamo i bambini Rom e creiamo le condizioni essenziali d’igiene per quanto a noi possibile, ho deciso di chiedere allo Stato la disponibilità di un terreno sul territorio comunale, per dare a queste famiglie, che non sanno più dove andare, la possibilità di stabilirvisi il tempo necessario perché un intervento sociale approfondito consenta di portare soluzioni durature.

Mi rivolgo ugualmente allo Stato per organizzare una tavola rotonda, con la partecipazione delle collettività locali e delle associazioni che operano quotidianamente su tali questioni, e di cui voglio salutare l’esperienza e la perizia.

Quest’incontro ci deve permettere di affrontare la situazione con tutta la serietà e lo spirito di umanità e di responsabilità che merita.

Non è ammissibile che si continui a rinviare la questione, come se non si trattasse di vite umane.

CONTATTO DI PRENSA : Stéphane Pariyski – 06.81.41.60.13- 01.41.60.96.57- stephane.pariyski@ville-bobigny.fr

* Contatto studenti Beaux-Arts : Tiago Nacke – 06.27.33.25.87


Os(As) seguintes Tradutores(as) Voluntários(as) pelo direito à moradia sem fronteiras da AIH colaboraram com a tradução deste texto:

Carla Martini, Cristina Difrenna