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Giornata "Terra e Acqua", Posadas, Misiones, Argentina

A Misiones le problematiche legate alla terra riguardano tanto le aree rurali quanto quelle urbane in relazione all’esistenza di una logica attualmente dominante: l’espulsione dei poveri. L’accesso all’abitazione e ai servizi pubblici risulta sempre più difficile tanto per coloro che arrivano in città con l’intenzione di vivere meglio quanto per coloro che vivendo già in città non ne hanno accesso.

In tale contesto, un incontro al fine di stimolare la riflessione e l’intercambio come quello proposto dalla Rete Hábitat può contribuire alla ricerca di soluzioni benefiche per tutti.

Giornata internazionale:
"Hábitat Social para un Mundo Urbano"
"DIRITTI UMANI: TERRA E ACQUA"
Università nazionale di Misiones
Facoltà di Lettere e Scienze Sociali
Posadas – Misiones – Repubblica Argentina
14 e 15 Agosto 2008

Organizzano:

Progetto Spazio, Comunicazione e Cultura
Programma La Finestra (La Ventana).

1. A livello internazionale

Nel 1996, le Nazioni Unite imprimono un segno di svolta in tutto ciò che si riferisce alla normativa vigente in materia di promozione di “hábitat social”, poichè vengono poste le basi per per il suo sviluppo. Ciò prende forma attraverso il “Piano di Azione” della “Conferenza Mondiale del habitat sociale” (Hábitat II, Istambul). Nella stessa direzione si colloca, nell’anno 2002, la concretezza dell’“ Accordo Internazionale di Diritti Economici, Sociali e Culturali” (ONU, 2002); che oltre a riconoscere il diritto ad un’abitazione degna quale diritto umano fondamentale, promuove la partecipazione reale ed effettiva delle organizzazioni sociali nei processi di gestione degli alloggi.

Gli Stati facenti parte delle Nazioni Unite, riuniti nell’Assemblea generale del Millennio 2000, hanno approvato la Dichiarazione del Millennio, all’interno della quale si esprime la volontà e l’impegno da parte di tutti gli Stati a lavorare per la pace e le condizioni degne per tutti gli esseri umani, meta da raggiungere nel 2015. Tali aspirazioni si esprimono attraverso il raggiungimento di otto obiettivi generali:

  1. Sradicare la povertà e la fame;
  2. Promuovere un piano di alfabetizzazione per tutti;
  3. Promuovere l’uguaglianza fra i generi e l’autonomia della donna;
  4. Ridurre la mortalità infantile;
  5. Migliorare la salute materna;
  6. Combattere il virus dell’HIV, la malaria e la denghe;
  7. Garantire la sostenibilità dell’ambiente;
  8. Stimolare la cooperazione internazionale ai fini di promuovere lo sviluppo.

Secondo dati ed Indicatori di Stato di avanzamento dell’Osservatorio Mondiale Urbano (ONU-Habitat), il 95% dell’incremento demografico mondiale avrà luogo nelle città dei paesi in via di sviluppo (un incremento annualle dell’1.8%) e la popolazione rurale crescerà appena uno 0.5% (2000-2030). In tal senso, si segnala che la povertà si urbanizza, ciò indica che fra un 35% -40% dei poveri del mondo risiedono in contesti URBANI.

In tal senso, è da segnalare la presenza di situazioni in cui la fornitura di servizi basici è povera o comunque scarsa; con situazioni abitative inadeguate, in termini di sovraffollamento e scarsa sicurezza; problemi dell’ambiente; incremento della vulnerabilità; segregazione ed esclusione sociale, fattori che a loro volta comportano un incremento della violenza e della criminalità.

In tal senso quest’anno le Nazioni Unite celebrano il “Giorno Mondiale dell’Abitazione” con il tema “Una città sicura è una città giusta”.

2. A livello nazionale

L’obiettivo Nº 8 è quello di “Assicurare un ambiente sostenibile”. Le sue mete sono:

  • Raggiungere che nel 2015 tutte le politiche ed i programmi del paese abbiano integrato i principi dello sviluppo sostenibile e si sia invertita la logica dell’esaurimento di risorse naturali (ambientali);
  • Ridurre di 2/3 la proporzione di popolazione senza accesso all’acqua potabile fra il 1990 ed il 2015;
  • Ridurre dei 2/3 la proporzione di popolazione senza accesso alle cure mediche basilari fra il 1990 ed il 2015;
  • Dimezzare la proporzione di popolazione residente in villas miserias ed insediamenti urbani irregolari;

La Rete Hábitat Argentina fissa i suoi obiettivi al fine di contribuire al raggiungimeto delle mete stabilite, lavorando al fine di generare spazi di intercambio e discussione di esperienze che affrontano le tematiche dell’abitazione, promuovendo una Legge di Vivienda a livello nazionale che affronti la questione di una abitazione sociale giusta ed equa, aggiungendosi in tal modo alle organizzazioni di America Latina che lavorano per la riduzione della povertà e pensano che un’altra America Latina sia possibile.

3. A Misiones le problematiche legate alla terra riguardano tanto le aree rurali quanto quelle urbane in relazione all’esistenza di una logica attualmente dominante: l’espulsione dei poveri. L’accesso all’abitazione e ai sevizi pubblici risulta sempre più difficile tanto per coloro che arrivano in città con l’intezione di vivere meglio quanto per coloro che vivendo già in città non ne hanno accesso.

Esistono situazioni di occupazione della strada pubblica, proprietà privata e terreni fiscali in distinti angoli della città e in zone considerate semirurali o rurali a seconda della normativa vigente che incominciano ad essere urbanizzate in maniera continua a causa dell’accelerato incremento urbano.

Il rapido incremento delle aree periferiche urbane in parte impulsato dalle politiche abitative dello Stato crea delle conseguenze in termini di accesso ai servizi pubblici, quali ad esempio il trasporto e l’acqua potabile.

Rispetto alla regolazione in termini di titolo di proprietà, esproprio e sgombero, la Provincia aderisce nel 2005 alla legge nazionale 24374 attraverso la promulgazione della legge Nº 4223 stabilendo come autorità di applicazione la Direzione Provinciale del Catasto e sancendo che possono essere considerate come urbane quelle aree suburbane o rurali nelle quali esistono assemblamenti di popolazione con caratteristiche urbane.

Il municipio di Posadas aderì a tale normativa nel 2007. Allo stesso tempo, all’interno del Consiglio di Amministrazione deliberante si sono presentate distinte iniziative al fine di rispolvere i problemi dell’occupazione e dello sgombero, fra cui anche la proposta di costituire un fondo di terre, tuttavia questi progetti non hanno raggiunto una sanzione definitiva.

Già in ambito provinciale, in alcune aree rurali delle province di San Pedro, Guaraní e Manuel Belgrano, alcuni dei conflitti riguardanti la questione della terra sono stati oggetto della legge dei beni immobili Nº4093. Tuttavia tali azioni non riescono a garantire una soluzione definitiva per tutta la popolazione coinvolta.

Durante l’ultimo Foro della Terra (2007) almeno 23 comunità erano in situazione di conflitto, distribuite nei 17 distretti prima menzionati.

Durante il mese di agosto 2007, la legge 4382 sospende i procedimenti di sgombero per un periodo di 90 giorni in merito agli immobili destinati ad abitazione familiare, nel caso in cui l’interessato si trovi in ua situazione di possesso da più di otto anni. Tale legge è stata prorogata nel mese di novembre dello scorso anno per altri 180 giorni ed allo stato attuale è oggetto di studio presso la Camera dei Diputati per una nuova proroga.

Le comunità aborigene non sono esenti da tale problematica e la loro situazione si relaziona con il sanzionamento della legge nazionale Nº 26160 che dichiara la Emergenza in materia di possesso e proprietà delle terre delle comunità indigene originarie del paese.

In merito alla questione dell’acqua, nonostante Misiones è situata in prossimità della maggiore riserva di acqua dolce del mondo, in capitale come in varie località dell’entroterra argentino, interi quartieri non hanno accesso all’acqua potabile. Le problematiche relazionate al risanamento ambientale riguardante le acque del bacino idrico di Yacyretá favoriscono la proliferazione dei vettori di trasmissione di malattie tropicali come l’influenza tropicale e la febbre gialla.Centinaia di famiglie distribuite nei pressi della diga vivono in quartieri lontani dal centro ed hanno perso in molti casi le proprie fonti di sostentamento, fra cui il lavoro.

In tale contesto, un incontro al fine di stimolare la riflessione e l’intercambio come quello proposto dalla Rete Hábitat può contribuire alla ricerca di soluzioni benefiche per tutti.
OBIETTIVI
Rivendicare il diritto alla città, alla terra, all’acqua e all’ambiente in quanto beni sociali.
Costruire collettivamente uno spazio di apprendistato che, attraverso l’intercambio di esperienze, permette di riflettere sulle pratiche organizzative necessarie per l’esercizio di tali diritti.
Irrobustire gli spazi di lavoro delle reti di habitat ed i movimenti sociali, per una Legge a livello nazionale, riforma urbana e diritto alla città, cercando alternative possibili per la soluzione definitiva del problema abitativo nel nostro paese con politiche pubbliche inclusive.

TEMATICHE DELLA GIORNATA

1. Quadro legislativo.

Il diritto alla città. La legge sugli immobili. Sgombero ed espropriazioni. Ordinamento territoriale. La situazione delle terre nella provincia, con enfasi nelle problematiche urbane.


2. Relazioni e dibattiti.

Esperienze di lotta e resistenza, per la casa, la terra e l’acqua. Relazioni con lo Stato. La difesa dell’ambiente. Ricoloccazione forzata, ecc.


3. Formulazione di linee di lavoro.

Convocano:

Progetto Spazio Comunicazione e Cultura. Facoltà di Lettere e Sienze Sociali. UNaM.
Programma La Finestra (La Ventana- FM Universidad).

Aderiscono:

Associazione Missionaria di Mediazione
ATE-CTA (Associazione Lavoratori dello Stato- Centrale Autonoma dei lavoratori)

Invitati speciali:

Commissione Centrale per la Terra, Movimento Sociale, CCC, Asociación Binacional de Oleros a difesa dell’ambiente, Associazione di Vicini El Brete, Assciazione di persone coinvolte dal Yacyretá, Comunità Mbya Guaraní, Difesa del Popolo, SERPAJ, UTR.

Rete di Risorrse Comunitarie delle Zone 13, 14 della città di Buenos Aires, Centro de Informazione delle Nazioni Unite (CINU), International Alliance of Inhabitants IAH, ONG EL CEIBO RSU y TB, Commissione sulla situazione abitativa della Camera dei Senatori della Repubblica, Commissione della casa dell’onorabile Camera dei Deputati della Nazione, Commissione della casa della Camera dei Diputati della Provincia di Buenos Aires, FADU-UBA –Facoltà di Architettura dell’Università di Buenos Aires, Facoltà di Architettura e Urbanistica- Università Nazinale La Plata, Università Nazionale General Sarmiento- Direzione Piano Urbano Ambientale Catamarca, Foro per la Casa degna, FOTIVBA -Foro delle Organizzazioni per la Terra, Infrastruttura e Casa della Provincia di Buenos Aires., COVIPRO - Montevideo Uruguay, Gruppo Patagonico dei Diritti Umani, Foro Sociale Urbano della Terra del Fuoco- Rio Grande, Sottosegreteria di Pianificazione Urbana del Municipio di Bariloche, Commissione per la Casa della Legislatura della Città Autonoma di Buneos Aires, COHRE -Centre on Housing Rights and Eviction, M.O.I – Movimento di occupanti ed inquilini, ACIJ – Associazione Civile per l’uguaglianza e la Giustizia, Ministero di Pianificazione Federale, Investmento Pubblico e Servizi, PROMEBA –Programma per il Miglioramento dei Quartieri, Dal Basso-gruppo di cinema-ONG-, Fondazione Gente Nuova-Bariloche-, Associazione Civile Nahuel Hue - Bariloche-, Fondazione Vivienda y Comunidad, Cooperativa di Case popolari di “Tupac Amarú”, Fondazione SUD HABITAT, FEDEVI – Federazione di Villas della città di Buenos Aires., CECOPAL, Federazione di Cooperative de Vivienda della Provincia di Buenos Aires. (FECVI), Sottosegreteria della Terra per Hábitat Social della Nazione, Sottosegreteria di Urbanistica e Vivienda della Provincia di Buenos Aires, COVIMA – Associazione Civile Commissione di Appoggio alla casa popolare, Associazione Civile Habitat Humanidad Argentina, Federazione di Terra e Vivienda(FTV), Fondazione Cambio Democrático. Programma Conflitto e Collaborazione nello Sviluppo sostenibile, Commissione Nazionale per la Casa, Istituto de la Vivienda della città di Buenos Aires, Tavola di Associazioni civili delegati Ex AU3 - Ley 324, Movimento Tierra y Liberación (MTL), Associazione civile Madre Tierra, Associazione Civile Nuestro Hogar, Programma di Recupero della linea Ex AU3, Unità Esecutiva Governo della Città di Buenos Aires, Segretariato delle Comunità Autogestite (SEDECA), Coalición Internacional del Hábitat HIC, Segreteria di Desarrollo Social della Nazione. Coordinación de Programas Sociales para la Vivienda. Programa de Autoconstrucción y de Ayuda Mutua, Secretaría Nacional de Políticas Sociales. Programma Manos a la Obra, Red GESOL -Gestión Solidaria- AVE - Asociación de Vivienda Económica-, CEVE -Centro Experimental de la Vivienda Económica-, Asentamiento Rodrigo Bueno, Asentamiento Chacarita, Asociación Civil Alegre Pavimento, Fundación Sagrada Familia, Asociación Civil Manos Solidarias, Cooperativa 13 de Julio José León Suárez, PROHABITAT XXI Consulenza in gestione dei progetti, Foro de Municipios de la Provincia de Jujuy, INPADES -Instituto Patagónico de Desarrollo Social-, Comisión de Vecinos sin Techo y por una Vivienda Digna de San Martín de los Andes, Asociación Civil Los Ganaderos de El Quimilo Catamarca, Unidad Ejecutora Provincial de Misiones.

PER INFORMAZIONI E PER CONFERMARE LA PROPRIA PRESENZA ALL’INCONTRO
Cristina Lescano – Fernando Ojeda
ceibotb@arnet.com.ar, trabajo-barrial@arnet.com.ar
habitat.net@gmail.com, networking.argentina@gmail.com,
++54 11 4775 7821 – ++54 11 15 5162 5774 –